CONTRATTO PRELIMINARE DI COMPRAVENDITA IMMOBILIARE. DI COSA SI TRATTA?

Finalmente hai trovato una persona sinceramente interessata alla tua casa e il prezzo che offre ti sembra accettabile.

Bene! Allora è il caso di stipulare un preliminare.

COS’È?

Il Contratto Preliminare di Compravendita Immobiliare è un accordo scritto con il quale la parte promittente venditrice, ovvero il proprietario, si impegna a vendere la proprietà dell’immobile alla parte promissaria acquirente, nei termini descritti dal contratto.

Il nome stesso, “preliminare”, indica che non si tratta di una vendita effettiva ma bensì una promessa, vincolata e tutelata dalla legge, di andare in futuro all’atto definitivo di compravendita. Questo contratto non è obbligatorio, anche perché comporta un ulteriore costo per le parti, ma è auspicabile qualora il rogito dovesse essere posticipato di qualche mese, per esempio nel caso in cui gli attuali proprietari abbiano bisogno di tempo per il trasloco o nel caso in cui l’acquirente debba capire se la banca potrà concedergli il mutuo.

Cosa deve contenere?

Il Contratto Preliminare di Compravendita Immobiliare deve contenere tutti i dati necessari alla transazione. Nello specifico:

  • I dati delle persone interessate
  • I dati identificativi dell’immobile (indirizzo, dati catastali, …)
  • Il prezzo di vendita
  • L’importo della caparra
  • Il termine ultimo entro il quale dovrà essere effettuato il rogito
  • L’Attestato di Prestazione Energetica (APE), che certifica la classe energetica dell’immobile
  • Eventuali clausole aggiuntive

Cos’altro serve?

In realtà purtroppo non è finita qui. Mentre i sopracitati sono dati facilmente reperibili (come ad esempio le visure catastali), ce ne sono altri meno facili da reperire ma ugualmente fondamentali, che sarebbe bene avere già nel momento del preliminare, per non trovarsi impreparati durante il rogito, che rappresenta la tappa finale della transazione. Ecco una lista:

  • La documentazione tecnico-catastale, che deve coincidere con lo stato di fatto dell’immobile. Se non coincide, il venditore ha l’obbligo di sistemare le cose prima della vendita definitiva
  • L’atto di provenienza, che dimostra la titolarità giuridica sull’immobile in capo ad un soggetto
  • Le pratiche urbanistiche, come il permesso di costruire, l’agibilità, ecc
  • La dichiarazione del venditore in merito alla conformità degli impianti elettrico, idraulico e di riscaldamento

La verifica di questa documentazione risulta molto spesso una seccatura, un “ulteriore pensiero” per un venditore che ha fretta di vendere e per un acquirente che, al contrario, vorrebbe fare le cose con calma e per bene ma che il più delle volte non ci capisce niente di visure, atti e APE.

La soluzione è semplice: rivolgersi ad un’agenzia immobiliare. Con una piccola spesa, sia l’acquirente che il venditore otterranno un enorme risparmio di tempo. Infatti, su espressa richiesta delle parti, sarà l’agenzia a preoccuparsi di tutto ciò che serve per una vendita sicura, legale e vantaggiosa per tutti: l’agenzia chiederà i documenti, farà i controlli del caso e, qualora trovasse delle irregolarità, si prenderà carico di risolvere il problema.

Il risultato? Una compravendita che fila liscia come l’olio, senza intoppi e con estrema soddisfazione di tutti.