Un fenomeno che sta prendendo sempre più piede nelle grandi città è quello dei ladri che, fingendosi possibili acquirenti, contattano i proprietari per visitare l’immobile, con il fine ultimo di… svaligiarlo! E le numerose notizie di cronaca degli ultimi tempi confermano il dilagare di questa “tendenza”.
Furti ai danni di case in vendita.
Come funzionano?
Il ladro si finge un acquirente interessato all’immobile e concorda con l’ignaro proprietario una visita, allo scopo di raccogliere dati utili e di fare un sopralluogo facile e sicuro.
In questo modo il proprietario diventa non solo un’inconsapevole guida per il ladro, ma anche una ricca fonte di informazioni: infatti, confidando nella buona fede del possibile acquirente, il padrone di casa gli elencherà i punti di forza dell’abitazione, le caratteristiche dei sistemi di sicurezza e gli orari nei quali è disponibile per un’eventuale seconda visita… che in poche parole equivale a confessare quando la casa è libera e come entrare comodamente.
Il risultato? Un padrone di casa soddisfatto di aver saputo valorizzare così bene le caratteristiche della sua abitazione e un ladro altrettanto soddisfatto di aver assimilato tutte le informazioni di cui ha bisogno per poter tornare per una seconda “visita”, un po’ meno legale rispetto alla prima.
Quindi la domanda è: siamo davvero sicuri che chi viene a vedere la nostra casa in vendita sia davvero interessato all’acquisto?
Questo è proprio uno dei maggiori rischi legati alla vendita di un immobile da privati in quanto, un po’ per fretta e un po’ per inesperienza, il privato tende a trascurare alcune fasi preliminari del processo, che sono invece di fondamentale importanza.
Al contrario, l’agente immobiliare ha al suo attivo un numero considerevole di compravendite, che gli permettono di avere l’esperienza indispensabile per non cadere in queste trappole. L’agente immobiliare, infatti, raccoglie le informazioni principali relative al possibile acquirente già prima di portarlo a visitare l’immobile; inoltre, possiede le competenze necessarie per valorizzare i punti di forza della casa in vendita, senza però scendere in dettagli “pericolosi” inerenti alla sicurezza della casa (come ad esempio la presenza di un impianto d’allarme o di una cassaforte) o alle abitudini dei proprietari, informazioni che potrebbero risultare molto utili per eventuali truffatori al fine di organizzare il colpo.
Un minimo rischio c’è sempre, ma in questi casi la parola d’ordine è: lasciar fare ai professionisti. Certo, tutto ha un costo, ma se l’alternativa è una truffa, con relativa perdita di denaro, di oggetti di valore e di tempo, forse è il caso di ragionarci un po’ su.