HOME STAGING O RENDERING: QUESTO È IL DILEMMA

Le agenzie immobiliari strutturate, tra i molti servizi offerti, propongono anche l’utilizzo di rendering o dell’home staging. Seppure siano due servizi molto simili, essi devono essere utilizzati correttamente per poter essere davvero efficaci e vantaggiosi per la promozione dell’immobile. Vediamo insieme in cosa consistono queste due modalità di valorizzazione immobiliare e quali sono le differenze.

Con il termine RENDERING (letteralmente interpretazione, rappresentazione) si indica la generazione di immagini fotorealistiche elaborate al computer grazie ad una modellazione tridimensionale, con algoritmi matematici che definiscono il colore di ogni punto dell’immagine digitale. Nel caso di rendering legati al mondo immobiliare, vengono generate nello specifico immagini fotorealistiche degli spazi, che risultano estremamente veritieri sia nelle dimensioni che nella disposizione degli ambienti. Nelle varie stanze verranno poi aggiunti, sempre al computer, mobili e complementi d’arredo, allo scopo di creare una “fotografia digitale” della casa.

L’HOME STAGING, invece, è una tecnica di allestimento immobiliare che utilizza mobili reali, tangibili, che il visitatore della casa potrà “vedere e toccare dal vivo”. Nella maggior parte dei casi vengono utilizzati mobili di cartone, molto più comodi da trasportare, montare e spostare rispetto a quelli veri; non mancano però gli allestimenti che utilizzano mobili reali. Dopo aver disposto gli arredi nel giusto modo, lo stager completerà il lavoro con tessili, quadri e complementi che permetteranno ai possibili acquirenti di vedere come potrebbe risultare l’immobile quando diventerà la loro casa.

L’obiettivo di questi due strumenti, quindi, è il medesimo: far comprendere all’osservatore, in maniera estremamente realistica, come diventerebbe la casa una volta pronta ad essere abitata. Ma quali sono le differenze?

I rendering sono molto efficaci nel caso in cui la casa sia in fase di costruzione o al grezzo. Immaginate di entrare in agenzia immobiliare chiedendo informazioni su una casetta di nuova costruzione; l’agente immobiliare vi spiegherà nel dettaglio come sarà realizzata, ma voi potrete solo vederla rappresentata in un progetto. Ecco che un rendering, visualizzato al computer o attraverso la realtà virtuale, potrà aiutarvi a capire realisticamente come l’immobile potrebbe diventare una volta ultimato.

L’home staging, invece, risulta particolarmente utile nel caso in cui l’immobile sia terminato ma ancora vuoto. Gli immobili vuoti infatti hanno un grande difetto: non riescono a far percepire e visualizzare in modo corretto gli spazi all’osservatore, che vedrà solo ambienti vuoti privi di potenzialità. Ma se lo sterile spazio vuoto diventasse una camera, con tanto di letto, comodini, tessili, tappeti e quant’altro? In questo caso, poi, non si tratta più di immagini costruite al computer in quanto gli arredi sono fisicamente all’interno dell’immobile: il potenziale acquirente potrà quindi camminare tra le varie stanze che non saranno più spazi vuoti ma ambienti ricchi di significato e, perché no, di spunti per quando la casa sarà finalmente sua.