BONUS FACCIATE, E LE CITTÀ SARANNO PIÙ BELLE

Un aiuto fiscale per rendere più belle le nostre città! Ecco la novità spuntata a sorpresa con la legge di bilancio 2020 approvata nella notte dello scorso 15 ottobre. La legge è andata a riconfermare le agevolazioni fiscali che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi anni, per il mantenimento e rinnovo dei nostri immobili, ed è andata ad introdurre un’importante novità già denominata “Bonus Facciate”.

 

LE AGEVOLAZIONI PROROGATE

Il disegno di legge di Bilancio proroga per un ulteriore anno, e quindi fino alla fine del 2020, tutte le agevolazioni fiscali previste oggi per la casa. Confermata quindi la detrazione al 50% per le ristrutturazioni «normali», l’ecobonus al 50 o al 65% per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica, e quello al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Rinnovato anche il bonus verde per la sistemazione delle aree esterne delle nostre abitazioni, che però vedrà rivalutata la percentuale di detrazione oggi fissata al 36%. Resta in piedi anche il sisma bonus, per gli interventi che migliorano la sicurezza degli immobili con detrazioni variabili tra il 50% e l’85%, che era già finanziato fino alla fine del 2021.

 

LA NOVITÀ’: IL BONUS FACCIATE

Come anticipato, oltre alle agevolazioni confermate per il nuovo anno, ecco spuntare il Bonus Facciate. Un’idea che si ispira dichiaratamente a una famosa legge francese degli anni sessanta (la cosiddetta loi Malraux, dal nome dello scrittore e politico André Malraux, ministro della Cultura tra il 1959 e il 1968), che ha permesso di cambiare radicalmente l’immagine di molte città della Francia.

Si tratta di una detrazione del 90% delle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate degli edifici. Una proposta, avanzata dal ministro dei Beni Culturali Franceschini, che dovrebbe servire «a dare un volto nuovo alle città». L’agevolazione, al momento, è prevista per un solo anno e quindi sarà possibile detrarre i costi sostenuti nel corso del 2020, senza limiti di spesa o reddito per le persone che decidono di avvalersi di questa opportunità.

 

QUALI SONO LE PREVISIONI DI MERCATO?

Si attende una risposta estremamente positiva da questa nuova proposta avanzata, tant’è che, la legge non ha volutamente previsto un fondo per coprire i costi di questa manovra poiché la convinzione è che l’incentivo potrà finanziarsi da solo. La prospettiva è infatti quella il numero dei cantieri avviati sarà tale da compensare o addirittura superare, attraverso il gettito aggiuntivo dell’Iva, il costo delle agevolazioni.

Il Sole24Ore riporta quanto dichiarato dal Centro Studi dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili che dichiara che “il giro d’affari che potrebbe essere innescato dal nuovo incentivo varrebbe almeno 2,8 miliardi di euro l’anno”

Ottime notizie quindi, non solo per il settore edilizio ma per tutto il campo immobiliare. Un nuovo vantaggio per rilanciare nel mercato, la compravendita di immobili da ristrutturare, attualmente in sofferente ripresa.