RENT TO BUY: COS’È E COME FUNZIONA

Hai trovato la casa dei tuoi sogni ma non hai ancora tutti i soldi per comprarla? Oppure non hai ancora la sicurezza che la banca ti conceda il mutuo? Non preoccuparti! Se non vuoi proprio rinunciare a quella casa, puoi pensare di proporre al venditore una soluzione rent to buy.

Di cosa si tratta?

Il rent to buy (letteralmente “affittare per comprare”) è un particolare tipo di contratto che ti garantisce la possibilità di vivere nell’immobile come se fossi in affitto, utilizzando il canone di locazione come anticipo per un acquisto futuro. In poche parole, se entrambe le parti sono d’accordo, viene stipulato un contratto che prevede l’affitto del bene per un tempo definito, che di solito non è superiore ai 10 anni; alla fine del periodo concordato, il conduttore avrà la facoltà di decidere se acquistare o no la casa. In caso decida di comprarla, si procederà al rogito notarile, durante il quale dovrà versare al proprietario l’importo pattuito meno la somma già versata negli anni.

Facciamo un esempio: l’appartamento dei tuoi sogni costa 100.000 € ma sei ancora molto indeciso se comprarlo o no. Con la soluzione rent to buy viene concordato un canone di locazione di 1.000 €/mese: di questi, 500 € sono il “vero” canone di locazione mentre i restanti 500 € rappresentano un “acconto” mensile, che ha lo scopo di ridurre il prezzo finale di acquisto. Se il periodo di affitto concordato è di 3 anni, allo scadere del tempo puoi decidere se comprare o no l’immobile. Se decidi di comprarlo, l’immobile non ti costerà più 100.000 € ma 82.000 € in quanto ti sono stati scalati i 500 €/mese di “acconto” che hai versato per 3 anni.

Per farla ancora più semplice: 500 €/mese x 36 mesi = 18.000 €. Quindi se il prezzo pattuito all’inizio era di 100.000 €, togliendo i 18.000 € di acconto già pagati rimangono da saldare 82.000 €!

Il rent to buy, quindi, può considerarsi una via di mezzo tra un contratto di locazione e un contratto preliminare di compravendita e può essere applicato sia per i beni mobili (come ad esempio una macchina) che per i beni immobili (come ad esempio una casa). Nel contratto iniziale devono essere riportati il canone di locazione mensile e anche il prezzo finale in caso di vendita.

Questo tipo di contratto porta vantaggi sia per il proprietario dell’immobile che per il conduttore/potenziale acquirente.

Il proprietario mantiene la proprietà del bene fino alla fine del periodo concordato e riceve un canone di locazione più alto rispetto a un normale canone mensile, che gli garantisce una sorta di “assicurazione” nel caso in cui il conduttore decida di non comprare l’immobile.

Da parte sua il conduttore ha facoltà di decidere se acquistare o no l’appartamento, versando il saldo della cifra concordata. Il prezzo che verserà, ovviamente, sarà un prezzo agevolato in quanto vengono riscattati i canoni di locazione pagati precedentemente.